martedì 1 febbraio 2011

Ruby: il grimaldello giusto.


Dopo le elezioni politiche del 2008 che lo videro vincitore con una maggioranza parlamentare mai vista prima con cento voti in più dell’opposizione,  dopo le svariate votazioni regionali, provinciali e comunali in cui ha sempre retto il colpo ricevendo conferma al suo mandato, l’era politica di Silvio Berlusconi sembrava non dovesse aver mai fine.
Nonostante i ripetuti attacchi, a dire il vero un po’ timidi, di una opposizione dedita più a risolvere i problemi interni di visibilità che a fare vera opposizione o quelli, senz’altro più determinati, di una magistratura che da anni lo vuole seduto sugli scranni degli accusati, il Cavaliere sembra essere inossidabile, svetta su tutti alto ed imperioso (alto…per modo di dire)  , per nulla scalfito da ciò che ad altri avrebbe procurato una morte istantanea.
Non c’è modo di tirarlo giù, neanche la rottura di Fini, con il ritiro dalla maggioranza di una trentina e passa di deputati ha compromesso le cose, non si è trovata la chiave giusta per aprire quel portone corazzato che lo protegge da tutto e da tutti.
Ma ecco che, inaspettatamente, sembra profilarsi all’orizzonte non una chiave ma un grimaldello, un piede di porco (ogni riferimento è puramente casuale) che nel volgere di qualche mese sembra stia mettendo con le spalle al muro il Re dei Re. E con l’ironia che sempre accompagna questo tipo di accadimenti e per la legge del contrappasso ciò che gli procurò immenso piacere oggi è destinato a procurargli immenso dolore. Quel grimaldello materializzatosi sotto forma di una avvenente giovincella di origini arabe nord-africane ha un nome ed un cognome, Karima El Mahrohug in arte Ruby. Ciò che a politica e magistratura da tempo non riesce, sembra suo malgrado, essere alla portata di questa appena diciottenne ragazza che vendette le sue grazie, ancora minorenne, a sua maestà il Nano Re di Roma, eehm, il Nono Re di Roma, (visto che l’ottavo sembra essere, lo dice un telefilm, un trafficante di droga): inguaiare Silvio Berlusconi.
Galeotto fu il rapporto, se davvero ci fu, e si… perché al momento tutti negano che del sesso ci sia mai stato tra i due ma, assodato che pagamenti in danaro ci furono, il reato ipotizzato qualora il rapporto sia stato consumato, è quello di istigazione e sfruttamento della prostituzione minorile. Certo lo so quel minorile confrontato con l’immagine di Ruby che di ‘minore’ non ha niente, anzi tutt’altro, fa un po’ sorridere, ma tant’è, all’epoca dei fatti, e parliamo solo di qualche mese fa, la signorina era anagraficamente minorenne e questo basta.
Sembra, ma solo i prossimi accadimenti potranno darcene conferma, che questa volta la magistratura e a rimorchio l’opposizione tutta abbiano per le mani il grimaldello giusto per scardinare ciò che sembrava fatto per l’eternità durare.

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