sabato 20 luglio 2013

Condannati i Vecchietti goderecci, 7 anni a Fede e Mora, 5 alla più giovane minetti. Assassini invece ai domiciliari.

I giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Milano hanno condannato nel processo 'Ruby 2', Emilio Fede e Lele Mora a 7 anni, Nicole Minetti a cinque. Per gli imputati, l'accusa aveva chiesto 7 anni per favoreggiamento e induzione alla prostituzione anche minorile. Lele Mora è stato condannato per favoreggiamento e induzione alla prostituzione, anche minorile, e gli sono state riconosciute le attenuanti generiche. Emilio Fede è stato condannato per favoreggiamento e induzione alla prostituzione delle ragazze maggiorenni mentre è stato assolto dall'induzione e dal favoreggiamento della prostituzione di Ruby. Gli è stato invece contestato il reato di favoreggiamento della prostituzione minorile. Nicole Minetti è stata condannata per favoreggiamento alla prostituzione delle maggiorenni, assolta, per non aver commesso il fatto, per l'induzione alla prostituzione delle maggiorenni e assolta, per non aver commesso il fatto, per quanto riguarda il favoreggiamento e induzione alla prostituzione di Ruby. (tratto da Il Messaggero)

Questo il resoconto delle sentenze che hanno colpito un gruppo di persone che, stretto stretto, hanno la sola colpa di essere "esseri goderecci" dediti a bagordi e festini privati, in cui danno sfogo alle loro più sordide perversioni . L'induzione o il favoreggiamento alla prostituzione sono reati risibili quando l'indotto o il favorito sono persone libere di fare le loro scelte e con una certa predisposizione a tali comportamenti, oltre a non essere costrette da  nessun tipo di ricatto. Io credo che, tolta la prima volta, proprio ad essere pignoli, in cui si è spinti ad un comportamento non proprio consono alla propria morale o perlomeno sino a quel momento sconosciuto, semmai con una semplice frasetta "dai, se non ti piace puoi sempre rifiutarti e poi, è gente che conta, potrà sempre servirti nella vita" , dalla seconda in poi lo rifai perchè hai comunque il tuo tornaconto.

Di contro abbiamo, in questa Italia paranoica ed ossessionata dalle scelte sessuali individuali, guidatori ubriachi che in un attimo si trasformano in assassini, anche di minori ai quali non prestano nessun soccorso, che sono tranquilli a casa agli arresti domiciliari ed al massimo subiranno una condanna di pochissimi anni che probabilmente neanche sconteranno, tipo il caso che riporto qui sotto.



Il gip di Milano Alessandro Santangelo ha disposto i domiciliari per Gabardi El Habib, 39 anni, marocchino che ad una settimana dall'investimento di Beatrice Papetti, rimasta uccisa a Gorgonzola dopo essere stata sbalzata dalla sua bicicletta, si e' costituito. L'uomo risiede a Roncello, in Brianza.
 La ragazza stava attraversando in bicicletta la strada Padana superiore insieme a un cugino diciottenne, rimasto illeso, quando è stata travolta da un'auto che sfrecciava a forte velocita' che non si è feramta dopo lo schianto. La ragazza, portata in ambulanza all'ospedale di Melzo, è morta in seguito alle gravi lesioni riportate nell'incidente. (tratto da Virgilio Notizie)

Forse due casi da non mettere a confronto, ma che danno un senso di sgomento in rapporto alla giustizia italiana.
 
Se i pesi e le misure son le stesse ditelo voi.
 
Povera Italia.

mercoledì 1 agosto 2012

Sesso e Olimpiadi... un flop annunciato?

Solo pochi giorni fa, in una intervista rilanciata da più fonti, Federica Pellegrini dichiarava che il sesso era compatibilissimo con le fatiche Olimpiche e che lei ed il suo ragazzo, Filippo Magnini, anch'egli nuotatore azzurro ed anch'egli fallimentare in queste Olimpiadi, non si risparmiavano certo qualche ora di piacevole intimità in previsione delle gare che avrebbero dovuto affrontare, anzi avrebbe fatto sesso proprio alle Olimpiadi. (personalissima interpretazione a sunto delle parole realmente pronunciate)

Oggi abbiamo la triste risposta a quella dichiarazione che, per quanto ritenuta giusta, spavalda e terribilmente intrigante dai più, non  era certo tale per gli addetti ai lavori i quali sanno benissimo che le prodezze sessuali di una notte si pagano con un pegno, seppur piccolo, ma che si protrae per alcuni giorni. In campo Olimpico la differenza tra gloria ed il flop.

I due mitici eroi italiani, belli ricchi e famosi (e tengo a precisare che la debacle olimpica nulla toglie al rispetto e alla gratitudine che abbiamo e dobbiamo avere verso questi due splendidi atleti che hanno onorato così tanto i nostri colori), i due eroi dicevo, hanno dato la colpa della loro scadente forma fisica, se non esplicitamente almeno leggibile tra le righe dei loro interventi, al percorso di allenamento compiuto quale approccio alle Olimpiadi, in pratica hanno accusato l'allenatore (Claudio Rossetto, per la cronaca) di non averci saputo fare.

Adesso io non so se è vero che i due abbiano o meno consumato le notti in piacevoli contorsionismi sessuali, e a questo punto c'è da augurarsi per loro almeno quello, ma , dopo la dichiarazione della Pellegrini su sesso e Olimpiadi una mano sulla coscienza se la devono pure passare, non possono dare la colpa solo agli altri.
Da profano di sport ma da sano galletto nazionale penso proprio che una scopata di meno avrebbe equivalso ad una bracciata di più, proprio quel tanto da aver permesso ai due di onorare ancora una volta il loro ruolo di campioni olimpici ed aver potuto regalare a noi  quelle medaglie tanto attese ed agognate che avrebbero consegnato i loro nomi scolpiti a lettere cubitali nel grande libro dello sport italiano. Peccato, dovranno accontentarsi solo di nomi scritti in un semplice maiuscolo.

C'est la vie. Come ha detto anche la bella Federica.

mercoledì 15 febbraio 2012

Celentano, soldi sottratti ai lavoratori.

Celentano, l'Adriano nazionale che tutti aspettavano un po' con la bava alla bocca, il Messia dal cui verbo ci si aspettava aiuto e conforto per sopravvivere nell'attuale periodo di crisi, ha fatto flop (secondo il mio modestissimo e inconsistente parere).

Non so quanti siano rimasti soddisfatti della sua performance, personalmente dopo una decina di minuti, od anche meno, in pratica dopo lo scambio di battute con Pupo, mi sono sentito le parti basse fracassate ed ho dovuto cambiare di corsa canale.

Peccato che lo abbiano pagato pure con i soldi del mio canone RAI, è vero che sono apertissimo a tutte le opinioni e che le rispetto tutte, o meglio, rispetto comunque la persona che certe cose pensa, per cui il mio rispetto è più all'uomo che al suo pensiero, ma strapagarlo pure per fargli dire quattro stronzate trite e ritrite mi sembra pure esagerato.

Per conto mio sono stati soldi sottratti al popolo, anche se sembra che, dopo le polemiche, parte o tutto il suo compenso andrà in beneficenza, questa spesa se la potevano risparmiare, così come per le Olimpiadi avrebbero potuto benissimo dire NO grazie, i suoi sermoni li tenga per lei.

mercoledì 18 gennaio 2012

Gli ammutinati del Costa Concordia. Loro i veri eroi.

Della tragica disgrazia occorsa alla regina dei nostri mari sappiamo già abbastanza da poter dire che, se eroi ci sono stati in questa terribile tragedia, essi sono quelli che di fatto, ammutinandosi, hanno dato il via all'abbandono della nave riuscendo a mettere in salvo centinaia di passeggeri ancor prima che l'ordine ufficiale di evacuazione fosse dato.

Non il Comandante della Capitaneria Gregorio De Falco (che merita tutto il nostro rispetto), che con ordine perentorio quanto inascoltato, tanto da scaricare la frustrazione di quel rifiuto con la ormai celeberrima frase «vada a bordo, cazzo!», comandava allo Schettino di risalire a bordo per coordinare le azioni di salvataggio. No, non è stato lui  l'eroe, anche se con quelle parole ha come schiaffeggiato il suo parigrado disubbidiente agli ordini. E nemmeno voleva esserlo o diventarlo pronunciando quella frase, lui, come Ufficiale in Comando in quel momento, ha fatto solo il suo dovere, quello che altri  aimèh, seppur in comando, hanno rifiutato di fare.
Quello che altri ancora, sulla nave, pur non dovendo, si sono accollati di fare.

Sottufficiali, mozzi, marinai, seguiti da musicisti, cuochi, animatori, personaggi semplici e pieni di umanità, sono stati loro che, non avendo ordini dagli Ufficiali superiori, vedendosi per primi in pericolo, capendo che le cose si mettevano male e di fatto ammutinandosi, hanno preso l'iniziativa di dare luogo all'evacuazione della nave calando le scialuppe in mare ed aiutando i passeggeri a prendere posto in esse per potersi allontanare da quella che di li a poco sarebbe divenuta la tomba di tanti sfortunati.

Un'altro piccolo, ulteriore ritardo nell'inizio dell'abbandono della nave, avrebbe comportato certamente un notevole incremento nel numero dei morti in questa disgrazia che si sarebbe potuta e dovuta evitare se solo chi aveva il comando avesse svolto per bene il suo dovere.

Loro sono stati gli eroi di cui dobbiamo andare fieri, gli ammutinati del Costa Concordia.

sabato 7 gennaio 2012

Tra il serio e il faceto.

Famme vedè un po' come stai messo!!!



Mamma che caldo, famose na birra va'... 



Tranquilli, ce so' io de pattuglia...




Oh raga, ...ma che caz... state a fa'...???



Oggi non ce sto' proprio c'a testa!