mercoledì 27 aprile 2011

Il più 'piccolo' statista degli ultimi 150 anni.

Questa volta Bossi ha ragione, «non si acquista peso politico dicendo sempre si».
Prima Obama che convince Berlusconi ad usare gli aerei italiani per bombardare Gheddafi, poi Sarkozy che induce a più miti consigli il nostro premier sulla questione Parmalat ed immigrati, ce n'è abbastanza per dire anche che «siamo diventati una colonia».
Certo, adesso tutti gli diranno che è bravo e gli stringeranno la mano davanti a fotografi e cameraman di mezzo mondo, ma nella sostanza Berlusconi sembra si sia venduto, anzi, ci abbia svenduto per un piatto di lenticchie ed una pacca sulla spalla in mondo visione.
Che non fosse il più grande statista degli ultimi 150 anni lo avevamo già digerito da tempo, ma che cadesse così in basso svendendo il paese, la Costituzione e le idee, questo è decisamente troppo.
Puntare i piedi con i nostri alleati in questo caso ci avrebbe reso più credibili e più determinanti nelle scelte future, invece la politica-spettacolo, decisamente più nelle corde del Cavaliere da quanto abbiamo capito, ha preso il sopravvento svendendo idee e ragioni di una Nazione intera sull'altare degli ipocriti sorrisi e strette di mano da vendere in tivvu.
No, decisamente non è così che si acquista peso politico, sia in casa che sul piano internazionale.

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